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La Tavola delle Imprese ha riunito i Comuni da Nord a Sud per attivare un processo integrativo per l’utilizzo del PNRR Borghi

Un miliardo di euro per le azioni e le best practice sostenibili.

Si è tenuto venerdì 28 gennaio un nuovo appuntamento del format innovativo JMI, curato da Netcoa, “La Tavola delle Imprese”, divenuto un momento di open innovation mensile costante per il mondo dell’innovazione e della ricerca, della cultura, delle imprese e degli enti locali.

Hanno partecipato a questa quindicesima edizione i Sindaci di Piccoli Comuni – Borghi dalla Lombardia alla Sicilia scelti dal team LICI.

Lo scambio tra gli autorevoli rappresentanti di questa rete di Comuni ha permesso di delineare un quadro dell’approccio al PNRR Borghi e delle attese della significativa misura che pone in evidenza l’importanza culturale, economica e sociale dei piccoli Comuni e dei Borghi nel contesto della ripresa dell’economia del Paese.

Il tema dei lavori è stato introdotto dal Vice Presidente dell’Associazione Netcoa, che rappresenta le imprese e startup innovative, Raffaello Dinacci, che ha invitato gli illustri partecipanti a rappresentare le proprie idee e proposte per un utilizzo etico dei fondi provenienti dal PNRR – Piano Borghi.

Il Sindaco Achille Lanfranchi del Comune di Fortunago, borgo storico dell’ oltrepò pavese, nella sua duplice veste di Vice Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” ha sottolineato  come il PNRR possa essere uno strumento su cui far leva per risollevare le sorti di centinaia di piccoli “borghi d’Italia” che rischiano lo spopolamento ed il conseguente degrado, a causa di una situazione di marginalità rispetto agli interessi economici che gravitano intorno al movimento turistico e commerciale.

Ha, altresì, rilevato che per raggiungere tale obiettivo è necessario attirare i giovani per far sì che anche nuove iniziative imprenditoriali possano realizzarsi nel rispetto tra cultura e tradizioni locali.

Il dott. Dinacci ha rimarcato tale aspetto, evidenziando che circa 200 milioni del Piano Borghi sono destinati a favore delle micro-piccole imprese che vadano a popolare questi luoghi in chiave economica, creando, quindi, attività che siano produttive in termini di redditività ma che allo stesso tempo siano sostenibili, recuperando il territorio ed i suoi valori caratterizzanti.

Ed è proprio sulla necessità della ripopolazione, elemento fondante del Piano Borghi, così come rappresentato dal Ministro Franceschini, che il Sindaco Vincenzo Lacopeta di Craco, piccolo comune della provincia di Matera, ha delineato le esigenze di carattere strutturale necessarie per il ripristino di un’area che, a causa di una frana, ha subito un erosivo spopolamento, depauperando l’intero patrimonio umano.

Il suo sforzo, così come quello dei suoi predecessori, nonostante l’esodo forzato, ancora oggi permette a Craco di essere annoverata nella prestigiosa lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund.

Matera Capitale della Cultura 2019, che dista circa 50 km, ha certamente influito nell’attrarre nuovi visitatori italiani e stranieri e le caratteristiche morfologiche di Craco hanno attirato l’attenzione di produttori e registi destinandolo così anche a set cinematografico.

Il Sindaco Lacopeta, però, tende a precisare che la vera sfida è ripopolare il centro.

Ed è qui che il dott. Dinacci si sofferma sul prioritario ruolo che riveste la cultura, quale fattore trasversale in tutte le politiche del territorio, con cui è possibile rafforzare il sistema economico locale riprendendo i principi della sostenibilità per attrarre servizi e valorizzare prodotti, saperi e tecniche del territorio.

Esigenza questa che il L.I.C.I. affronta all’interno del suo ecosistema e dei modelli che, attraverso i suoi partner, delinea per orientare e valorizzare le expertise e le competenze coinvolgendo il mondo accademico e stakeholder, per la declinazione di un modello di impatto sociale.

L’esigenza di un approccio etico alle risorse del PNRR così come ad altri piani e fondi collegati che parlano a favore della rinascita imprenditoriale dei territori, è molto sentita anche dal Sindaco Luigi Spiganti Maurizi del Comune di Visso, centro montano che vanta un passato ricco di storia, duramente colpito dal sisma del 2016.

L’Amministrazione Comunale ha dato priorità alla ricostruzione per rendere nuovamente Visso un luogo collegato ed ospitale e che potesse continuare a vivere attraverso il suo patrimonio storico, paesaggistico, artistico e culturale.

Detentori di un vasto archivio storico composto di importanti manoscritti, tra cui il celebre sonetto “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, maggior poeta dell’800 italiano,  il Sindaco Spiganti evidenzia come Visso sia impegnata a voler attrarre nuovamente giovani leve sul territorio per rinvigorire il turismo, l’artigianato, le produzioni locali, attraverso lo sviluppo di una cultura di impresa foriera di nuove opportunità e posti di lavori.

Il dott. Dinacci, condividendo tale visione, che richiama i principi del LICI, evoluzione ed ecosistema che pone al centro tra innovazione ed impresa la cultura, ha sottolineato che i sostegni di cui al PNRR Borghi sono da intendersi un volano e proprio per questo è prevista la cumulabilità con altri strumenti e misure; una tra queste, di grande impatto e con una ricaduta diretta, Resto Qui, gestita da Invitalia di cui Netcoa è partner – SIS Sistema Invitalia Startup.

Il Sindaco Ferdinando Palazzo del Comune di San Giovanni a Piro della provincia di Salerno, ha trasferito in quell’ottica di open innovation ai colleghi intervenuti le expertise che un piccolo Comune di circa 4000 abitanti ha realizzato anche attraverso l’importante contributo scientifico del mondo accademico.

San Giovanni a Piro, infatti, non è soggetto a spopolamento ma mantiene in modo costante la sua popolazione da circa 30 anni.

Realtà inserita nel parco del Cilento e della relativa area marina protetta, il Comune ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali tra cui quello dell’Unesco per la dieta mediterranea come patrimonio immateriale.

Il turismo –  precisa il Sindaco – non può fare a meno della cultura e la cultura non può fare a meno della agricoltura.

Per il PNRR Borghi, inoltre, il Comune punta ad un progetto per la creazione di un Museo e di un percorso di carattere pittorico culturale inneggiante alla libertà che caratterizza e fa rivivere la frazione di Bosco, distrutta dai moti dei Borbone del 1828.

L’innovazione, però, è il “Comune Imprenditore”, percorso già iniziato, che mira alla creazione di un caseificio comunale, che sta coinvolgendo gli imprenditori del territorio attivi nella filiera per un progetto di diffusione e valorizzazione delle tradizioni autoctone producendo prodotti doc/dop.

Il Vice Presidente, quindi, nel ribadire il concetto di volano economico del Piano Borghi, rappresenta la possibilità di poter accedere anche ad altre misure per lo sviluppo economico sociale territoriale, come dalla proposta del Sindaco Palazzo, ed,  in particolare, in considerazione della localizzazione l’opportunità di usufruire di un programma specifico, Cultura Crea, per la valorizzazione della cultura e della filiera ad essa collegata gestito dall’agenzia x per gli investimenti Invitalia.

Il Sindaco Alessandro Caiazzo del Comune di Buccheri della provincia di Siracusa, già richiamato dal Vice Presidente dei Borghi più belli di Italia per la sua giovane adesione all’Associazione e le peculiarità del suo Borgo, si è soffermato anche egli sul PNRR  quale debito da sfruttare in maniera etica per garantire il futuro dei giovani, sottolineando che non è l’unico strumento; pertanto, il suo utilizzo deve essere correlato ad una pianificazione  che integri il territorio e la sua sostenibilità per offrire servizi di qualità ed attrattivi al turismo ed alle imprese.

Di fatti, il Comune ha attivato un partneriato pubblico privato con gruppi di azione locale per la creazione di strutture turistiche ricettive; mentre per il ripopolamento sta utilizzando misure incentivanti per il trasferimento della residenza nel Comune.

Ed è proprio con questa visione che si è inteso affrontare il gap digitale con la partecipazione del Comune a bandi relativi all’utilizzo della rete fibra per le connessioni internet.

Coinvolgere, quindi, le associazioni ed organizzazioni culturali che operano sul territorio è prioritario affinchè i turisti possano godere del patrimonio storico naturalistico.

Da questa azione di open innovation è emersa, quindi, la necessità di approcciare al PNRR con un’ottica di sviluppo locale e sociale del territorio, rispettando le radici culturali e le tradizioni di cui  sono inestimabile tesoro culturale, sociale ed economico i Borghi di Italia.

 

Si ringraziano tutti gli ulteriori Comuni che hanno manifestato interesse a questa iniziativa di Netcoa – Lici su questa attuale tematica.