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Per le startup il web è ancora uno sconosciuto.

Il 44% delle oltre 9700 aziende iscritte nel registro delle startup non ha un sito web operativo.

 E’ questo il dato che emerge da una recente analisi sulle startup presentata durante la Milano Digital Week.

Se nell’immaginario comune le startup sono associate a piccole aziende di giovani, iperconnesse e raggiungibili su più piattaforme, nella realtà le startup – ed in particolare quelle innovative – non sono sempre digitalizzate.

Questo risultato è imputabile, principalmente, alla ancora bassa consapevolezza del ruolo del digitale e della sua importanza nelle nostre vite.

Inoltre, digitalizzazione non vuol dire sempre  e solo social network.

Le startup danno più importanza all’uso dei social che alla SEO.

Laddove, invece, è proprio una buona strategia SEO a rendere la startup accessibile ai clienti.

Un dato su tutti: solo il 3% delle startup che hanno un sito base oggi è rintracciabile tramite i suoi prodotti e servizi sui motori di ricerca.

Cosa fare per realizzare un salto di qualità?

Una azienda che vuole mettere a terra una buona strategia digital deve avere conoscenza profonda del proprio mercato, del proprio prodotto, una formazione e dei solidi valori.

Le aziende devono trovare il modo di posizionare il proprio prodotto tramite la strategia di marketing sfruttando l’opportunità di rappresentarne le funzionalità, ma anche facendo risalire il corredo informativo e valoriale del prodotto/servizio, uscendo da una logica di mercato di sole commodities.

La SEO, quindi, non deve essere vista come un solo esercizio di ottimizzazione sulle ricerche ma deve andare oltre, offrendo anche valori oltre che prodotti.

Questi dati migliorano sensibilmente se la startup riceve il supporto di incubatori, acceleratori consulenti ed investitori in funzione dello sviluppo dell’ecosistema composto dalle realtà innovative