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Appuntamento di dicembre con La Tavola delle Imprese.

La sessione di “La Tavola delle Imprese” è stata dedicata al rapporto tra tecnologia e sostenibilità per una evoluzione compatibile.

Si è tenuto giovedì 16 dicembre un nuovo appuntamento del format innovativo JMI, curato da Netcoa, “La Tavola delle Imprese”.

I testimonial di questo quattordicesimo evento hanno espresso la loro visione in merito al rapporto tra tecnologia e sostenibilità per una evoluzione compatibile.

Sono intervenute startup socie di Netcoa sull’asse nord – sud, per avere una visione più completa della tematica a livello nazionale: Veronica Nino, sales and communication della startup biellese Ricehouse; Italo Moriggi, General Manager della Skorpion Engineering, in rappresentanza della startup Innovatech3D di Novara; Giorgio Gagliardi, Presidente della Cooperativa Creazioni Moda, laboratorio innovativo del Molise; Maurizio Truscello, ingegnere manager della realtà innovativa emiliana T-Green Smart Solutions; Luigi Della Croce, CEO della startup piemontese GranFuturo.

Il tema.

I lavori si sono aperti con un benvenuto a tutti i partecipanti da parte del Vice Presidente dell’Associazione Netcoa che rappresenta le imprese e startup innovative, Raffaello Dinacci, che ha introdotto l’argomento di questa 14° Tavola:

“L’equilibrio tra tecnologia e sostenibilità per una evoluzione compatibile”.

Tema questo fondante, tra l’altro, dell’attività del L.I.C.I. – Laboratorio Innovazione Cultura Impresa, organismo sinergico espressione dell’evoluzione dell’Associazione Netcoa, partecipato da enti, istituzioni, organismi, università. Il L.I.C.I., attraverso i suoi programmi, progetti ed iniziative, si pone l’obiettivo di costruire un dialogo fattuale tra il mondo dell’impresa, le istituzioni, gli organismi pubblici e privati ed il mondo accademico affinché si possano delineare interventi ed azioni comuni. Esso si rappresenta, anche, come modello per sostenere e valorizzare il territorio e la sua cultura in tutte le sue declinazioni, facendo leva sulle tradizioni, valori e competenze endogene.

Netcoa ha affrontato questo argomento di grande interesse scegliendo tra i soci aziende – startup innovative che propongono un modello di business che tende a conciliare l’innovazione tecnologica e la tutela dell’ambiente, al fine di progettare società ed economie migliori. Nel rispondere alla domanda su quale sia il contributo dell’innovazione tecnologica per vivere in un pianeta all’insegna della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, posta dal dott. Dinacci, i partecipanti scelti hanno rappresentato come hanno sviluppato i loro obiettivi aziendali, portando allo stesso tempo avanti un paradigma/fine più evoluto, quello di avere un impatto positivo sulla società agendo in modo responsabile, sostenibile e trasparente.

E’ necessario fare innovazione, puntare al futuro, ma senza mai mettere da parte l’obiettivo dell’ecosostenibilità, declinata come riduzione degli sprechi, adozione di modelli di economia circolare, recupero delle risorse e valorizzazione del capitale umano del territorio. Unire, quindi, innovazione tecnologica, responsabilità sociale e sostenibilità.

E’ quanto emerso dal vivo dibattito e dagli scambi tra i partecipanti che hanno interagito tra loro secondo il modello di open innovation che Netcoa promuove ed intende promuovere in una ottica sempre più complementare e smart.

Gli ospiti.

Il primo intervento è stato quello della dott.ssa Veronica Nino della startup innovativa Ricehouse, che si focalizza sul tema della valorizzazione dei prodotti secondari della coltivazione del riso che diventano nuovi materiali per un’edilizia sana; società coinvolta in iniziative anche di carattere internazionale sul concept dell’economia circolare. L’azienda, attraverso il recupero di tutti gli scarti del riso che ogni anno contribuiscono all’inquinamento globale per lo smaltimento, immettendo nell’atmosfera tonnellate e tonnellate di CO2, produce materiali edili puliti ed ecologici impiegati nel costruire case ad impatto zero. Partendo da una risorsa caratterizzante e distintiva del territorio biellese e della sua cultura produttiva, si creano nuovi modelli abitativi all’insegna dell’economia circolare e di “un’architettura eticamente, culturalmente, tecnicamente e profondamente impegnata a far tornare il territorio, la città e l’edificio a essere un organismo vivente, una terza pelle dell’individuo”. Ma gli scarti della filiera risicola, oltre a essere facilmente disponibile in quantità elevatissime, hanno caratteristiche tecniche che si prestano a tantissimi usi che il team sta approfondendo.

Il dott. Dinacci sottolinea, quindi come la Ricehouse, con il suo modello virtuoso, abbia creato un sano equilibrio tra etica, profitto, impatto, ambiente ed innovazione proponendo soluzioni alternative che rispondono, tra l’altro, agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030. Elementi questi che si configurano in quel percorso di orientamento e di accelerazione che la Netcoa quotidianamente affronta, tra l’altro, all’interno del programma S.I.S. – Sistema Invitalia Startup – Invitalia, di cui l’Associazione è partner.

La testimonianza susseguitasi del dott. Italo Moriggi evidenzia come l’innovazione vada di pari passo con la sostenibilità. La Skorpion Engineering, con la sua ventennale attività, e la startup innovativa Innovatech3d, in cui il Moriggi è Innovation Manager e Responsabile delle attività di R&D,  rappresentano, infatti, un esempio tangibile di come le tecnologie additive possano ottimizzare processi e prodotti, apportando un miglioramento in ottica ecocompatibile. Leader nel mercato della prototipazione rapida e del rapid manufacturing, la Skorpion attraverso la stampa 3D ha trasformato progetti in prodotti non solo legati al settore dell’automotive. Diverse infatti sono le sue applicazioni: dal settore industriale al food, fino ad approdare ad una intera divisione dedicata al settore medicale. La stampa 3D, grazie alle sue infinite potenzialità, ha avuto negli ultimi anni grandissimi riscontri nel settore medicale, non soltanto per la realizzazione di macchinari e attrezzature medicali, ma anche e soprattutto per l’implantologia ortopedica e odontoiatrica, per la ricostruzione tridimensionale di strutture scheletriche e per la riproduzione di strutture anatomiche. Eredità, questa, trasmessa alla Innovatech3d, struttura innovativa di recente costituzione per approfondire l’attività di R&S.

Ed è qui che il dott. Dinacci si sofferma sulla necessità di diffondere una cultura dell’uso sostenibile della tecnologia. Esigenza questa che il L.I.C.I. affronta all’interno del suo ecosistema e dei modelli che, attraverso i suoi partner, delinea per orientare e valorizzare le expertise e le competenze coinvolgendo il mondo accademico e stakeholder, per la declinazione di un modello di impatto sociale.

La necessità di un approccio culturale nel definire il giusto rapporto tra tecnologia e sostenibilità è molto sentita dal dott. Giorgio Gagliardi, Presidente della Cooperativa Creazioni Moda, un laboratorio innovativo che per stessa ammissione/volontà di Gagliardi apporta una “innovazione sociale” piuttosto che tecnologica. Intervenendo sul recupero e valorizzazione del patrimonio manifatturiero locale, la Creazioni Moda ha inteso rilanciare la realizzazione di linee prodotto 100% Made in Italy caratterizzate dall’utilizzo di tessuti naturali colorati naturalmente, coinvolgendo un qualificato partenariato scientifico come università e centri di ricerca del territorio, con i quali sono stati avviati tali percorsi di innovazione di processo e di prodotto per il settore moda. Un progetto che mette al centro il recupero e la valorizzazione della storia di un luogo simbolo per la moda e delle sue produzioni altamente qualificate, per favorire occupazione, formando nuove maestranze, e diventare occasione di promozione del territorio nei suoi diversi aspetti culturali, storici, ambientali e manifatturieri.

Il dott. Dinacci, condividendo tale visione, sottolinea che il L.I.C.I.  per sua stessa definizione ha posto la cultura, intesa come recupero della storia e del patrimonio dei territori, in un ruolo epicentrico ponendola tra l’innovazione e le imprese per definire il modello di evoluzione compatibile. Con i suoi partner, il L.I.C.I., evoluzione e cambiamento associativo, sviluppa diverse iniziative a sostegno di una transizione digitale ed ecologica consapevole che misura l’impatto sulla società.

 Qui si inserisce l’intervento dell’Ing. Maurizio Truscello, manager della T-Green Smart Solutions, startup innovativa che intende concorrere a creare e diffondere una cultura dell’uso sostenibile dell’energia, valorizzando il ricorso a fonti di energia “pulite/green” ed educando ad un consumo energetico consapevole ed efficiente con un miglioramento delle prestazioni del sistema edilizio e del sistema industriale. La visione della T-Green Smart Solutions SB è che le generazioni future possano contare su una progressiva riduzione delle emissioni, basata su valori sostenibili, ma nel contempo è necessario assicurare sviluppo e crescita, creando un impatto positivo a beneficio dell’intera comunità e del territorio. Per l’ing. Truscello è, quindi, fondamentale puntare anche sul cambiamento culturale per superare e vincere la resistenza al cambiamento e verso l’eco-sostenibilità.

Il dott. Luigi Della Croce, illuminato imprenditore nel campo del sociale, ha dato vita ad una startup innovativa ed al progetto “Granfuturo” destinato a migliorare la qualità di vita di una significativa parte della popolazione italiana, gli anziani. Granfuturo è un villaggio che usufruisce della più moderna tecnologia per migliorare la qualità della vita, completamente ecosostenibile con alloggi completi ed arredati a disposizione di cittadini soli o in coppia, autosufficienti, che desiderano godere dei servizi che favoriscono e semplificano la vita in un ambiente nuovo e moderno in cui è possibile avere una vita privata e di paese allo stesso tempo.

La connotazione sociale del progetto è evidentissima e punta a garantire la tutela della sicurezza e la prevenzione di salute e benessere degli ospiti, valorizzando la dignità umana dell’anziano nella cui funzione tutto è stato ideato e progettato: dalla telemedicina, alla domotica all’abbattimento di qualsivoglia barriera architettonica.

Tra i partecipanti si è costituito un vivo dibattito sfociato in interessanti momenti di contaminazione tra i soggetti apparentemente diversi che hanno riscontrato dei comuni pilastri di riferimento nei loro modelli imprenditoriali tali da costituire future interazioni. In particolare forte è la connessione tra i modelli costruttivi, il recupero sociale e del lavoro e le soluzioni green. Bisogna andare verso una economia digitale più rispettosa dell’uomo e dell’ambiente che lo circonda, utilizzando la tecnologia nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Onu.

Come sottolineato dall’Ing. Moriggi, l’evoluzione tecnologica è arrivata ad uno step successivo al 4.0.; ma la tecnologia non deve e non può prendere il sopravvento sull’uomo.

L’obiettivo deve essere quello di integrare la tecnologia nella vita di tutti i giorni dei singoli individui e nelle comunità, al fine di creare una società più equa e inclusiva, in cui la persona sia al centro.

Come affermato dal dott. Dinacci, in chiusura, la cultura resta il faro attraverso il quale dobbiamo guidare il futuro delle nostre generazioni.

Ringraziamenti

Richiamandosi all’attività del L.I.C.I. , nell’ottica di condivisione ed integrazione del sapere,  il Vice Presidente Dinacci ha concluso i lavori, rappresentando che tali finalità sono perseguite dall’Associazione quale generatore culturale che promuove nuove iniziative tra gli associati intervenendo nell’orientamento, nella programmazione e nella coprogettazione, attraverso le proprie metodologie ed il proprio ecosistema, per un processo di accelerazione, valorizzando le iniziative con gli stakeholders, il mondo accademico ed i soggetti pubblici, come Invitalia. Ringraziando i partecipanti, li ha invitati a mantenere sempre più vivi i contatti con l’Associazione proponendo di voler approfondire le opportunità, anche di taglio progettuale, su tale sensibile argomento sociale.