Al momento stai visualizzando Netcoa incontra il Parco Archeologico dei Campi Flegrei.

Netcoa incontra il Parco Archeologico dei Campi Flegrei.

Intervista a Fabio Pagano, Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.

Dopo la sua partecipazione al format innovativo di Netcoa “La Tavola delle Imprese” dedicato nella scorsa sessione al tema “Innovation tecnology, nuovi modelli di mobilità quali elementi di impatto per lo sviluppo sostenibile del territorio si coniugano al patrimonio culturale per attrarre il turismo internazionale, il Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, ci ha concesso una breve intervista, sottolineando il ruolo degli attrattori culturali al fine di rilanciare l’offerta turistica e garantire ricadute economiche positive sul territorio.

Netcoa, Associazione per la creazione e lo sviluppo di impresa, attenta al tema, si pone quale acceleratore per le imprese di impatto sociale con le sue azioni e progettualità che concretizza nei processi applicativi dello sviluppo locale, attualizzandoli e sostenendoli anche attraverso i programmi di Invitalia di cui è partner – S.I.S. – Sistema Invitalia Startup.

 

D: Direttore Pagano, Lei dirige uno dei parchi archeologici più importanti del Mediterraneo, composto da ben 25 siti di alto valore storico. Come è riuscito a prospettare tale offerta al turista che approda nello specchio dei Campi Flegrei?

R: L’offerta turistico-culturale si fonda su uno strepitoso patrimonio archeologico e paesaggistico. Il nostro compito è quello di mettere queste importanti risorse nelle condizioni ottimali per attrarre e accogliere i pubblici. Questo vuol dire affrontare importanti problemi conservativi per “rimettere in forma” i nostri monumenti e le nostre aree archeologiche risolvendo i problemi di oggi e programmando preventivamente le azioni per il futuro.  Questo importante lavoro di progettazione ed esecuzione lavori che è stato avviato e che ci accompagnerà per i prossimi anni viaggia in parallelo a una costante attenzione al miglioramento della fruizione dei nostri luoghi, mediante l’apertura di nuovi percorsi, l’attivazione di nuovi servizi e il potenziamento della narrazione del nostro patrimonio archeologico.

 

D: Direttore, Lei è anche unico gestore del Parco Sommerso di Baia equiparato ad Area Marina Protetta. Come ha valorizzato questo patrimonio unico che lo caratterizza rispetto agli altri Parchi?

R: Il Parco sommerso di Baia rappresenta un valore aggiunto per il nostro Parco e per tutto il territorio. Siamo di fronte ad uno dei contesti archeologici più attrattivi dell’intera archeologia mediterranea con potenzialità di sviluppo non ancora pienamente espresse. Il nostro lavoro nel Parco sommerso di Baia, che coincide con un’Area Marina Protetta, si fonda sulla costante attenzione alla ricerca e alla conservazione programmata e sulla immediata restituzione dei risultati al pubblico. Nel corso del 2020 queste attività hanno determinato importanti rinvenimenti e l’acquisizione di rilevanti nuove conoscenze sulla topografia di Baia antica, che sono state immediatamente trasmesse alla pubblica fruizione con l’apertura di due nuovi percorsi di visita.  Abbiamo parallelamente migliorato la nostra capacità di coordinare le attività di servizio offerte dagli operatori autorizzati mediante un nuovo modello operativo e abbiamo sviluppato in collaborazione con la Fondazione Scuola del Patrimonio un nuovo modello di gestione volto a ottimizzare le relazioni pubblico-private in questo specifico ambito. La valorizzazione del Parco sommerso di Baia passa anche per una costante interlocuzione con i principali vettori di comunicazione culturale nazionale e internazionale che ci ha portato nel corso del 2020 a presentare il Parco all’interno di prestigiose testate (CBS, RAI, …). Nei prossimi mesi verrà anche presentato e messo in rete il nuovo sito web dedicato esclusivamente al Parco sommerso di Baia che sarà la nostra vetrina istituzionale dove rappresentare la nostra bellezza sommersa.

 

D: Ringraziandola per il suo interessante contributo, un’ultima domanda, quale prezioso Amico del Laboratorio Cultura – Innovazione – Impresa di Netcoa: come ritiene di intervenire per favorire lo sviluppo economico – sociale dell’area flegrea e delle zone limitrofe, atteso che Lei per il Parco ha già attuato azioni che valorizzano la famiglia ed il turismo di prossimità portando a riscoprire luoghi ed emozioni attraverso una visione storica culturale innovativa del sapere.

R: La strategia del Parco archeologico dei Campi Flegrei si fonda sulla collaborazione pubblico-privata. Abbiamo costruito un nuovo modello di valorizzazione del patrimonio, molto innovativo in Italia, che ci ha portato a definire una nuova gestione in partenariato pubblico-privato su due importanti monumenti del nostro territorio (cd. Tempio di Serapide di Pozzuoli e cd. Piscina Mirabilis di Bacoli) che non soltanto verranno finalmente aperti, ma soprattutto verranno valorizzati e integrati nell’offerta territoriale. Lo stesso approccio collaborativo è stato fondante per la realizzazione di importanti iniziative come la rassegna di spettacoli estiva (Il Parco in maschera) e sarà alla base della nuova offerta di servizi educativi e didattici, su cui il Parco sta lavorando, che tende a potenziare la nostra capacità di intercettare l’interesse di due target di pubblico per noi strategici: le scuole e le famiglie.